SAMURAI ULTRAS IMPERIA

MONTALI CONTRO I SAMURAI ULTRAS IMPERIA

 

Queste frasi non hanno necessità di alcun commento...

 

- 26/08/03: “Fra di loro, sono convinto, c’è qualcuno che ha realmente a cuore il destino dell’Imperia, ma nessuno mi toglierà mai dalla testa che la loro sia una contestazione premeditata”.

- 10/10/03: “I Samurai sono un gruppo di tifosi in cui non si riconosce la stragrande maggioranza degli sportivi che calcano la domenica gli spalti del “Ciccione”. Personaggi che hanno probabilmente nel DNA la voglia di contestare e offendere, spesso anche pesantemente, come ho personalmente avuto modo di constatare, tutto e tutti”.

- 12/11/03: “Non saranno questi trenta pseudo tifosi a spaventarmi o a farmi cambiare il modo di concepire e gestire la società. Posso tranquillamente affermare che questo tipo di tifoseria non ha nulla da invidiare agli hooligans inglesi, anzi è peggio... Se solo potessi raccontare. La protesta? E' strumentale dietro cui, stando a quanto lascia trasparire il presidente, si nasconderebbe una regia. Non si spiegherebbe altrimenti questo accanimento: è da Agosto che mi hanno preso a bersaglio ed è stata una continua escalation Montali insiste sul concetto di strumentalizzazioni... Non so chi possa essere il burattinaio che tira le fila”. 

- 24/02/04: “L’unica nota negativa della mia gestione è rappresentata da questa continua persecuzione da parte di questi venti signori che si accaniscono contro il sottoscritto. Sono lì esclusivamente per rompere: farebbero bene a starsene a casa”.

- 21/09/04: “Sono entrati alla chetichella e gratuitamente in gradinata nel corso della ripresa ed hanno preso di mira arbitro e giocatori con il lancio di oggetti (cosa assolutamente FALSA! Chiedete pure in Lega il referto dell’arbitro per la gara Imperia-Bolzanetese del 20/9/04). Dicono di volersi esimere dal portare soldi alla mia società? Sappiano che non è certo con i loro soldi che ho effettuato le operazioni di mercato che mi hanno consentito di allestire la squadra. Per l’ennesima volta queste persone hanno dimostrato quanto valgono. Ho perso tempo nell’ascoltare le loro lagnanze: io vado avanti con i miei progetti e faccio salva la possibilità di proseguire le mie battaglie”.

- 08/02/05: “La contestazione dei Samurai è il frutto di una politica denigratoria che qualcuno ha montato ad arte nei miei confronti sin da quando ho rilevato questa società. In tutti i modi hanno tentato di farmi terra bruciata attorno, nella speranza che io molli”.

- 10/05/05: Dopo la classica invasione di campo di fine stagione, per prendere le magliette offerteci dai giocatori: “Adesso basta. Porto l’Imperia a giocare altrove. Questi signori la debbono finire di spadroneggiare impuniti: per prima cosa mi chiedo il perché, a fronte delle nuove disposizioni emesse dalla Federcalcio in sinergia col Ministero degli Interni, sia nella gara disputata due settimane fa che l’altro ieri, non sia stato mandato lo straccio di un agente di polizia a vigilare su quanto accade allo stadio. Io ed un altro dirigente siamo stati vittima, nell’antistadio, dove già due settimane prima s’era registrata l’intromissione di persone estranee, di offese, minacce, ingiurie e di un tentativo di aggressione. La loro contestazione ha raggiunto limiti insopportabili: non è bastato a questi signori entrare in gradinata, senza pagare il biglietto. Per tutta la partita hanno continuato ad offendere. A fine gara, in deroga alle nuove norme, hanno scavalcato la rete di recinzione si sono fiondati nello spogliatoio facendo man bassa degli indumenti di gioco dei nostri giocatori. Come non bastasse, in quanto redarguito, uno di loro ha tentato un’aggressione nei nostri confronti. La mia domanda è questa. Ma questi personaggi pensano di rappresentare qualcuno? Forse che gli sportivi di Imperia coloro che hanno a cuore le vicende del nostro calcio, coloro che, pur criticando certe nostre scelte, hanno poi finito per apprezzare il lavoro svolto quest’anno con questo  straordinario gruppo di giocatori, si sentono rappresentati da quel gruppo di ultras? Se così fosse, e aspetto risposte in tal senso, sarà mia premura collocare altrove questa  società. Sappiano comunque questi signori che l’Imperia non gradisce la loro presenza né quando gioca in casa, tanto meno quando gioca in trasferta. Sono semplicemente scostanti”.

- 15/05/05: Ancora su quanto accaduto a fine gara la domenica precedente: “Per me la cosa non è assolutamente finita qui: nei confronti di quell’individuo, così come nei confronti di coloro che con lui si sono resi protagonisti di un’invasione di campo, punita penalmente, e di un’intrusione negli spogliatoi con conseguente asportazione di indumenti di proprietà dell’Imperia. Ho fatto scattare una denuncia che non ritirerò. Questi signori, lasciati liberi di agire in conseguenza dell’assenza, allo stadio, di forze dell’ordine: prima pensino a quello che fanno. Perché non hanno preso le distanze da chi s’è reso protagonista di quell’aggressione a me e mio figlio? Queste persone non sono gradite e d’ora in avanti faranno bene a stare lontano dalla squadra. Il loro atteggiamento è uno degli aspetti che tiene lontana la gente dal Ciccione. La gradinata Nord è capeggiata da personaggi ambigui di cui, comunque si conoscono nomi, cognomi e tendenze. D’ora in avanti, nei confronti di questi signori, la mia sarà tolleranza zero. Non voglio più averli tra i piedi. Ho già fatto presente questa situazione alle autorità e con loro sto studiando mezzi e maniere per garantire sicurezza a chi viene allo stadio”.

- 04/09/05: “La contestazione dei Samurai è ormai un pegno ordinario da pagare in ogni partita. E’ una situazione che prosegue da sin troppo tempo ed alla quale ho fatto l’abitudine, ma non cambio le mie posizioni”.

- 26/01/06: “La contestazione è una situazione che ritengo abbia ben poco di calcistico. Non prendo in considerazione la questione, perché preferisco i fatti alle parole. I miei rapporti con la tifoseria organizzata restano freddi”.

 

 

 

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