SAMURAI ULTRAS IMPERIA

MONTALI CONTRO TUTTI, TUTTI CONTRO MONTALI

 

Eccovi alcuni "botta e risposta" con tecnici, atleti, colleghi presidenti e politici... Mah...

 

- 22/03/03: Roberto Iannolo, capitano dell’U.S. Imperia 1923, reclama dei rimborsi spese non onorati: “Sono il primo, e non credo neanche l’unico, a pagare lo scotto di questo cambio di proprietà avvenuto in corsa, nel senso che assieme al presidente Piro avevamo pattuito un accordo che prevedeva migliorie economiche in caso del raggiungimento di particolari obiettivi. Un accordo che Piro ha disatteso. L’ho cercato telefonicamente anche di recente ma lui mi ha risposto in malo modo lasciando intendere che la questione non lo riguarda più. Ho fatto presente il mio caso anche ai signori Montali, i quali mi hanno detto che quelli sono impegni che non hanno assunto loro e mi rimandano a Piro”…Roby, sei una botte di ferro.

 

- 23/03/03: Montali risponde alla richiesta in maniera sobria: “Raccomandata con l’accusa di diffamazione e denigrazione della società a mezzo stampa. Un’intervista diffamatoria e denigratoria verso la proprietà, la direzione e quindi, verso la società. Di una questione privata, Iannolo, ne ha fatto un caso pubblico e ciò che è peggio è che quanto da lui asserito ha messo in cattiva luce la nostra società che con grandi sacrifici sta cercando di recuperare credibilità e visibilità in un ambiente che non le è favorevole”…un mese che è ad Imperia e già tutti contro… “è un‘ingiustissia!”  

 

- 06/05/03: Esonerato l’allenatore Pino Cavallaro alla vigilia dell’ultima inutile giornata di campionato, cosa mai accaduta nella storia del calcio. Ecco le motivazioni: “Abbiamo assunto questo provvedimento, dopo la deludente prova fornita domenica a Sanremo dalla nostra squadra. Preso atto anche della scarsa considerazione che il tecnico ha dato ad alcune indicazioni a lui fornite, la società delusa, con effetto immediato, ha deciso di esonerare il signor Giuseppe Cavallaro ed il suo staff dall’incarico. Sia chiaro, noi non abbiamo mai voluto imporre niente a nessuno: in queste ultime settimane ci eravamo esclusivamente permessi di chiedere al tecnico di valutare la bontà di quelle operazioni di mercato portate a compimento di recente. La nostra, oltre che una squadra di calcio, è un’azienda. Se operiamo un investimento intendiamo poter prendere atto della sua bontà o meno. Cosa che non siamo riusciti a fare”...investimento? Sì, col Mercedes intestato all'U.S. Imperia 1923.

 

- 06/05/03: La risposta di Cavallaro: “Il fatto è che prima della gara di domenica noi, all’interno dello spogliatoio, si rimuginava circa certe imposizioni che la società intendeva porre sulla composizione della squadra da mandare in campo. Le formazioni, da quando faccio l’allenatore, le ho sempre fatte io e non me le sono mai fatte imporre da nessuno. Non ho mai vissuto nel periodo dittatoriale, non intendo certo vivere questo atteggiamento, a cinquant’anni, in campo sportivo”…Piazza d’Armi? No, Piazza Venezia.

 

- 29/06/03: Dopo che il 20/02/03, all’atto della cessione dell’U.S. Imperia 1923 da Piro a Montali, si parlava di una poderosa stretta di mano, tra due amici che incontrano a distanza di anni e che Piro aveva lasciato l’Imperia a zero lire a Montali: “Ci siamo stancati della totale mancanza di correttezza del signor Piro, che non ha mantenuto gli impegni assunti con noi all’atto del trasferimento della società. Non si è fatto neppure carico di onorare gli impegni con i giocatori e gli addetti, cui abbiamo in parte provveduto noi stessi. Piro non sta onorando, come aveva promesso, la parte eccedente emersa successivamente al nostro subentro al timone della società: ogni giorno ci troviamo costretti a far fronte a cifre da sborsare che competevano a lui”…vatti a fidare dagli amici.

 

- 16/09/03: Dopo una sconfitta esterna, alla seconda di campionato: “Ce l’ho con tutti, indistintamente. Il mio è un alto là alla squadra, ai tecnici, ai collaboratori. Di ingoiare bocconi amari come quelli di domenica, non ho assolutamente voglia. Così come non ho voglia di mancare di onorare quelli che sono gli accordi presi con i giocatori, ma se per dare alla squadra scosse di adrenalina particolari debbo essere costretto ad usare tecniche diverse, allora si sappia che quelle tecniche io le conosco benissimo”…parola di esperto!

 

- 14/10/03: L’allenatore Ghilino, dopo una sconfitta esterna: “Per quel che mi concerne io non mollo e resto della convinzione che il lavoro alla fine finirà per pagare e che presto saremo in grado di uscire dal tunnel”…sono fuori dal tunnel, del divertimento!

 

- 15/10/03: Il giorno dopo, misteriosamente, Ghilino ha cambiato idea: “Mister Ghilino ha rassegnato le dimissioni per Motivi di Famiglia: a noi non è restato altro che prendere atto delle sue decisioni”…le dimissioni le ha presentate sul libretto scolastico, firmate dai genitori.

 

- 16/10/03: “La squadra non è adeguatamente preparata da un punto di vista fisico”…altro giro, altro colpevole, Cristiano Francomacaro, preparatore atletico anch’esso esonerato… ops! dimesso.

 

- 17/10/03: Cristiano Francomacaro replica alle accuse: “Credo ingiuste certe affermazioni. Se c’era in quel gruppo una cosa che funzionava era proprio la forma atletica che,  sappia qualcuno, non è condizione primaria per vincere. Ci vuole altro. Il fisico dei giocatori non lo si aiuta di certo costringendo la squadra a levatacce per affrontare trasferte lunghe come le nostre. Per non parlare di dove e come siamo sempre stati costretti ad allenarci”…nel dehor della pizzeria?

 

-12/11/03: “Ad Imperia c’è un ambiente da sempre sospettoso verso i foresti... cronici difetti di una città dalla mentalità ristretta, anche un poco gretta, paesana... chi viene da fuori resta un forestiero e deve stare attento alle trappole di cui viene cosparso il suo percorso professionale e di vita... nei confronti dell'Imperia Calcio i sentimenti sono sempre stati improntati all'ambiguità”...un amore non corrisposto... We love you, Gianfry!

 

- 01/06/04: Davide D’Innocenzo, uno dei 48 giocatori schierati nel corso della stagione: “Ho un bellissimo ricordo di Imperia, di questa splendida squadra, ma nutro pessimi giudizi nei confronti di chi la dirige. Sono stato chiamato a farne parte l’inverno scorso e vi sono approdato carico di entusiasmo. Purtroppo ho subito un infortunio al tendine d’Achille e da qui è nata la mia disavventura. La società mi ha scaricato, costringendomi a curarmi a mie spese. Ho fatto le mie rimostranze quando necessario. Come risposta ho ottenuto solo minacce. Ho dovuto agire per vie legali. In mano avevo titoli che avrei potuto portare davanti ad un giudice chiedendo il fallimento della società. Non sono arrivato a quello, ma ho avuto modo di constatare che nei miei confronti sono state poi dette in giro molte falsità e ciò ha finito per ledere alla mia immagine di calciatore costruita in tanti anni di onorata attività. Ho giocato a Giugliano, Potenza, Paternò, ma mai, nonostante si trattasse di “profondo Sud”, ho avuto modo di incontrare dirigenti che gestissero società come avviene a Imperia”…in quel giorno, 25/04/03, Montali disse: “La nostra società sta cercando di recuperare credibilità: questa passa attraverso il rispetto di certe norme comportamentali”.

 

- 19/11/04: Il Comune di Imperia, proprietario dello stadio, affida il “Ciccione” alla Riviera Calcio per la disputa di un torneo calcistico giovanile. Montali la prende bene: “Un atto discriminante nei nostri confronti. Ci pare assurdo che venga concessa l’autorizzazione per l’uso del campo che l’Amministrazione ci ha dato in gestione, senza che chi di dovere provveda quantomeno ad informarci preventivamente. Qualcuno ora dirà che sono sempre a caccia di polemiche. Dico questo invece, esclusivamente a tutela dei collaboratori, dei tecnici e dei ragazzi che danno voce e forza all’Imperia Calcio. E’ mio dovere fare questo e sappia chi ha agito in tal senso che non dovrà rispondere tanto a me, quanto a tutte le persone che in questo momento rappresento”…lo stadio è mio e lo gestisco io!

 

- 21/11/04: Ancora sulla concessione del Ciccione, Montali ne ha anche per il vice Presidente della Riviera Calcio: “Marco Alberti, oltre a decantare il proprio lavoro e quanto di buono si ritiene di avere fatto, farebbe bene a  pascolare nel proprio pascolo e rispettare il lavoro degli altri, tenendo presente che quanto sta accadendo ormai è visibile agli occhi di tutti i cittadini”…considerato che Alberti è a capo di un’azienda che produce latte e latticini, di pascoli dovrebbe intendersene.

 

- 05/12/04: Al termine di un incontro con l’Assessore allo Sport del Comune di Imperia, Marco Scajola, convocata ancora per la questione della concessione dello stadio alla Riviera Calcio: “L’aver negato l’accesso alla sala ai giornalisti ha dell’incredibile e non fa altro che confermare la scarsa chiarezza nelle decisioni assunte di recente dalla giunta comunale che l’altra sera, attraverso uno dei suoi più autorevoli rappresentanti non è comunque riuscita a fornire spiegazioni plausibili circa la decisione di alcune scelte che hanno finito per penalizzare la nostra società favorendone palesemente un’altra”…basta! Facciamo una colletta e compriamogli un Subbuteo, così ci gioca lui tutte le volte che vuole!

 

- 08/02/05: “Sui campi della Riviera Calcio le nostre squadre non giocheranno più. Il motivo? Prendetevi una vista delle fatture che ci hanno inviato per l’uso del campetto di San Lazzaro dove giocano i Pulcini. Altro che dare spazio ai giovani. Quello è semplicemente un ladrocinio”…in questo mondo di ladri…

 

- 10/07/05: Luca Oddone ricorda la sua breve parentesi come allenatore dell’U.S. Imperia 1923: “Conclusa la parentesi nell’Imperia, un’esperienza che mi ha segnato molto e lasciato dentro tanta amarezza, avevo effettivamente il desiderio di staccare la spina. Davvero un brutto ricordo, sarò una voce fuori dal coro, ma è stato così, tra l’altro avanzo ancora dei crediti relativi a quel rapporto”…ma quale voce fuori dal coro!

 

- 25/07/05: Il Pontedassio aveva firmato, l’anno precedente, un accordo di cooperazione per 5 anni con l’U.S. Imperia 1923. Un accordo simile lo firma, una decina di giorni fa, con il Riviera Calcio. Montali la prende, come sempre, bene ed ha invitato il Pontedassio, attraverso una raccomandata, ad evitare di by-passare l’accordo stipulato lo scorso anno, la cui validità ancora esiste. Il Presidente del Pontedassio, Fabio Ramoino, precisa: "Nessuno dei "contratti" da noi sottoscritti nel corso di questi anni, prevede un rapporto elitario. Per quel che riguarda quelli intrapresi con l’Imperia ed il Riviera Calcio posso solo dire che ognuno ha padrini particolari”…minchia Tony!

 

- 29/07/05:  Il 14 luglio scorso una delibera della giunta municipale, regola l’utilizzo del “Ciccione”, limitandone lo sfruttamento esagerato. Montali replica all’assessore allo sport, Marco Scajola, inviando una lettera nella quale denuncia, attraverso una serie di argomentazioni, i tentativi finalizzati  “...alla diminuzione dell’U.S. Imperia 1923, rispetto ad altre componenti calcistiche cittadine. Alcuni passaggi dell’intervento dell’Assessore lasciano sconcertati: circa il contributo assegnato alla nostra società per la gestione del campo (32 mila euro), questi è appena sufficiente per gli interventi ordinari. Per gli altri, tinteggiatura delle gradinate e sistemazione degli spogliatoi, ho anticipato denaro di tasca mia. La cosa che stupisce è che Scajola definisca notevole un contributo che sparisce di fronte a quelli che ricevono società di altre città limitrofe." La privatizzazione degli impianti sportivi potrebbe rappresentare una soluzione anche per una città come Imperia. Non a caso Scajola si sarebbe rivolto a Montali affinché avanzasse una proposta per  l’acquisto del Ciccione. Replica di Montali: ”Sinceramente ritengo infelice il suo invito. Anni fa si parlò di acquisto del Ciccione: si era in un particolare momento storico. Ricordo fu anche sviluppato un progetto che prevedeva la costruzione di parcheggi interrati e di una foresteria. Non so che fine abbia fatto quel progetto e se qualcuno abbia intenzione di svilupparlo in futuro. Il “Ciccione” ha assunto nel tempo, tanto più un domani quando sarà ultimato lo spostamento a monte della ferrovia, sempre maggiore collocazione di struttura al centro della città: l’impianto potrebbe far gola anche per funzioni diverse da quelle puramente calcistiche. Al momento non ho alcuna intenzione di impegnarmi in operazioni edilizie, tanto più vincolate ad un campo per il quale ho chiesto e avuto a suo tempo garanzie circa il suo potenziamento attraverso la realizzazione della copertura in erba sintetica dell’antistadio, opera peraltro caldeggiata non solo da alcuni esponenti del "governo" cittadino, ma anche da buona parte della popolazione residente nei pressi dello stadio, stufa di dover convivere con la polvere che si alza ogni volta che c’è uno sbuffo di vento. Quanto all’eventualità che porti l’Imperia a giocare il campionato lontano dal Ciccione, si sappia che è l’ultima cosa che potrebbe passarmi per la testa: nonostante tutte le difficoltà cui sono quotidianamente costretto a fare fronte, intendo radicare il più possibile la presenza dell’Imperia per il piacere della città e dei tifosi”… piacere non reciproco. Si vedano le dichiarazioni alla sezione "MONTALI CONTRO I SAMURAI ULTRAS IMPERIA" del 10/05/05.

 

- 30/07/05: ancora sulla questione stadio, Montali incalza l’Assessore allo Sport Scajola: “Pur condividendo l’importanza che ha assunto la Riviera Calcio, sostenuta sia a livello imprenditoriale che politico, non accettiamo tentativi finalizzati alla diminuzione dell’U.S. Imperia 1923 che non ha altri punti di riferimento che quelli dei propri Colori Sociali e dei propri Sostenitori più veri, quindi non apprezziamo la decisione dell’assessore”…quali colori sociali? Quelli gialloneri che indossiamo quest’anno?

 

- 31/07/05: replica di Scajola:Il “Ciccione” è sempre stato e sempre resterà uno stadio di calcio. Non ci sarà nessuna vendita, nessuna speculazione edilizia su quell’area. L’Imperia ha un ruolo determinante: ha una sua storia che va difesa e tutelata. L’amministrazione vuole aiutarla e sostenerla. L’assessore allo sport, però, è l’assessore di tutti i cittadini e di tutte le società sportive. Quindi, se ci sono o ci saranno altri progetti, e quello del Riviera Calcio è uno, il compito dell’assessore è di valutarli, verificarli e se possibile sostenerli. Senza campanilismi né vittimismi”…sei il solito piagnone, Calimero!

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